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Info |
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Si tratta di una riconfigurazione dei backup job, con una modifica dei puntamenti verso il nuovo cloud repository. I restore point sul vecchio repository non verrano spostati. |
Configurazione del tenant sul nuovo storage
Come prima cosa, bisogna creare un nuovo progetto temporaneo nel Project Manager del cliente che si vuole migrare.
Attivare quindi il servizio Veeam Cloud Platform e successivamente spostarsi nella sezione Backup Resources. Da qui sarà possibile configurare il nuovo repository, specificando la quota e l’attivazione del WAN Accelerator.
(screen della nuova interfaccia Veeam - Backup Resources)
Note |
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Tale procedura è valida attualmente solo per la region Milano MI-1, la quale di default offre l’hardened repository. |
Configurazione dei backup job
Una volta configurato il nuovo tenant tramite Cortex, ci si deve spostare sul proprio server Veeam ed aggiungere, dalla voce Backup Infrastructure, un nuovo Service Provider.
Specificare quindi il gateway e le credenziali, come da indicazioni su Cortex, e procedere con l’aggiunta del Service Provider in parallelo.
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Rescan del Service Provider
Come prima cosa, bisognerà collegarsi al proprio server Veeam e sotto la voce Backup Infrastructure spostarsi dentro Service Providers. Da qui, selezionare selezionare il gateway CloudFire e poi far partire il Rescan.
Spostandosi sotto la voce Backup Repositories sarà presente il nuovo Cloud repository, con la voce “Hardened”.Configurazione dei backup job
Sarà quindi possibile ora
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clonare i backup job esistenti
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e specificare
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il nuovo
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repository
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Il job d’origine va disabilitato per evitare che continui a scrivere sullo storage legacy, mentre il nuovo inizierà a trasferire i dati creando una nuova catena di backup sullo storage immutable.
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Una volta che sul nuovo repository si avrà il numero desiderato di restore point, sarà possibile eliminare il backup job d'origine e i relativi backup “orfani” sul vecchio storage. Successivamente, nella voce Backup Resources di Veeam Cloud Platform, si potrà procedere con l’eliminazione del servizio “Repository legacy” per far apparire in automatico il nuovo “Repository immutable”.